La vendetta della strega


A Melissa le streghe andavano a far malefici da un posto all’altro. Camminavano sul filo delle colline. Alcuni giurano che a volte volavano dentro veli bianchi, avvolte da luci abbaglianti per non farsi riconoscere. Un giorno, erano i primi del ‘900, un giovane di ritorno da una visita alla promessa sposa, incontrò una strega lungo il cammino. Piantò il coltello nel muro e così la fattucchiera non poté più muoversi. “Togliti il velo”, disse il giovane, “voglio vedere chi sei”. “Lasciami andare”, gridò la strega. “No, prima voglio conoscerti”. Alla fine mostrò il volto. “Ricordati”, disse la strega prima di andarsene, “te la farò pagare”. Una settimana dopo la futura sposa era morta. Dopo due mesi morì la seconda moglie del giovane. Il giovane era Domenico Serleti, morto a metà del secolo scorso, tipo sobrio e concreto, poco incline alle fandonie. A Melissa, c’erano anche le streghe buone. Quando un bimbo aveva la febbre alta e stava male, la madre correva da loro. La strega recitava una strana formula per dieci minuti. Quando tornava a casa, il bimbo era guarito.